CORNIGLIA HOT

17.01.2021

Corniglia delle 5 Terre è la meno frequentata, la meno raggiungibile, la più piccola e la meno sul mare : un piccolo gioiello arroccato su una scogliera alta 90 metri che regala paesaggi e suggestioni uniche oltre ad un centro abitato molto pittoresco immerso tra vigneti e terrazzamenti che lo circondano per tre lati.

Per raggiungerla è necessario salire i 377 scalini in mattone rosso divisi equamente in 33 rampe della Scalinata della Lardarina,, oppure percorrere a piedi o con il pulmino la strada carrozzabile che dalla stazione ferroviaria porta fino al paese.

Ora io potrei descrivervi per filo e per segno tutto quello che potrete trovare inoltrandovi nel borgo , dalle case medievali, alle chiese, piazze, strade, monumenti , potrei dirvi che l intero paese si sviluppa lungo la direttrice della via principale intitolata alla famiglia Fieschi, la quale conduce dalla parrocchia di San Pietro fino al belvedere della terrazza di Santa Maria da dove potrete ammirare uno dei tramonti più spettacolari del mondo, magari con un calice di vino alzato e mano nella mano con la vostra amata.

Potrei dirvi che passeggiando lungo la via sopra citata incontrerete, nel mezzo, la principale piazza del paese, Largo Taragio, al centro della quale è posizionata una suggestiva statua bronzea in memoria dei caduti in guerra , e dominata dal settecentesco Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina.

Potrei indicarvi la scalinata che da questa piazza conduce al mare, la piccola baia sottostante denominata Marina Piccola, ma tutto ciò è già stato scritto.

Vi racconterò invece un'altra storia, o meglio la storia che raccontò a me un anziano signore del luogo in una delle mie innumerevoli visite, una storia fatta di uomini e donne, di mariti e mogli, di marinai del borgo che andavano per mare per mesi e mesi e di donne sempre dello stesso borgo, per lo più casalinghe e contadine, che aspettavano i loro cari a terra; vi racconterò quello che alcuni sanno ma nessuno dice.

L'anziano signore cominciò il suo racconto partendo delle origine del borgo risalenti all'epoca romana. Mi disse del suo nome che sembrerebbe derivi da Gens Cornelia, importante famiglia patrizia proprietaria di un fondo in questo territorio dove si produceva già allora un rinomato vino, (ne attestano l origine alcune anfore vinarie con iscrizioni riportanti la loro provenienza: "Vinus Cornelia e Cornelius", ritrovate durante gli scavi di Pompei ). Disse: "Andrea questo riportano i libri"

Infatti lui, circa il nome, non era mica cosi sicuro da metterci le mani sul fuoco; a parer suo e di molti altri il nome rappresenterebbe qualcos'altro. Mi lascio con il fiato sospeso e quando gli domandai spiegazioni in merito mi rispose che presto avrei capito.

Certo quel vino è stato assai importante e assai celebrato soprattutto i secoli più avanti, durante il medioevo fino ai giorni nostri, divenendo per cosi dire parte attiva della storia di questo borgo: fu cantato da Boccaccio in una novella del Decamerone, fu apprezzato e cantato da Petrarca, Pascoli, Carducci e D'Annunzio per citarne alcuni, ma ritorniamo alla nostra storia, alla sua storia.

Dunque abbiamo un nome Corniglia, degli abitanti Gens Cornelia, un vino rinomato Vinus Cornelius .

Andò avanti e mi parlò di donne sole che, comprensibilmente si saranno chieste se i loro mariti sarebbero mai ritornati dopo aver attraversato mari e tempeste per lunghissimi periodi, si sa non tutti gli uomini sono degli Ulisse e non tutte le donne delle Penelope, descrisse la loro vita scandita dall'abitudine e dalle consuetudini, proseguì elencando uomini dei paesi limitrofi dell'entroterra che di tanto in tanto facevano visita alle gentili e sconsolate signore magari con la scusa di scambiare qualche prodotto della natura.

Beh a questo punto mi era tutto chiaro e sorrisi ; ma questa è una storia vecchia come il mondo, succede ovunque, mica vorrete avere la paternità delle corna? Dove sono le prove di quello che dice? Non bastano un nome e un vino, lei mi vuol prendere in giro!  Non c è dubbio che il vecchietto era assai divertente ed io stetti al gioco sorridendo finchè non mi portò davanti alla chiesa di San Pietro e aggiunse non vedi niente all'interno del rosone in facciata?

Ecco il vero colpo di scena, quel rosone in marmo di Carrara intagliato finemente, bellissimo, con decorazioni leonine e fitomorfe e, nel cui centro, è scolpito un piccolo quanto emblematico cervo dalle corna ramificate, simbolo di Corniglia.

Iniziai ad avere dei dubbi ..... sarà vero ? Non sarà vero anche se molti indizi portano a pensare al contrario? Il dubbio mi attanagliò.

Si sa le storie diventano più affascinanti quando gli scrittori le romanzano o gli anziani le raccontano e magari sono gli stessi che invogliano il lettore prima e il visitatore dopo a prestare attenzione a quei piccoli particolari altrimenti persi.

Forse ho reso più interessante la vostra futura visita in questo incantevole borgo, magari dinnanzi a quel tramonto nel belvedere della terrazza di Santa Maria vi farete una bella risata o magari vi scambierete un effusione d'amore per chi va in coppia: ma state attenti uomini, siete a Corniglia, nel dubbio, non lasciate mai troppo sole le vostre fidanzate !

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