ICE FOR ALL IN LA SPEZIA

16.01.2021

Ma cosa ci fanno in una città mediterranea come La Spezia tutti quei pinguini e quegli orsi polari scolpiti in una facciata di un palazzo in pieno centro storico? Siamo una città di mare, fatta di navi, di pesca, di sole, tramonti e colline, credo che tutti se lo domanderebbero o quantomeno sarebbe del tutto più normale trovarsi d'innanzi ad altri motivi , forse più consoni allo spirito del luogo: ittici, floreali, mitologici ; ed invece no : orsi e pinguini.

Vi sto introducendo al meraviglioso palazzo sito all incrocio tra le Vie Colombo e Sprugola, poco dietro Piazza del Mercato , forse uno dei meno visibili o meno roboanti in città , ma v' assicuro uno di quelli che merita una visita ed una breve lettura.

Il nostro "uomo" accompagnato dai suoi abitanti esotici immaginari è li da circa novant' anni : siamo nell' ormai lontano 1920 quando la "Società Anonima Industria del freddo" incaricò l' allora giovane, ma ben presto noto, architetto Franco Oliva della progettazione di questo palazzo.

La sua funzione? Fu il primo Palazzo del Ghiaccio alla Spezia, una struttura atta a conservare le derrate alimentari deteriorabili che non poteva certo ancora mancare in un agglomerato urbano in via di espansione a seguito della realizzazione dell Arsenale Militare e al conseguente incremento demografico. Non dimentichiamoci che all'epoca la conservazione dei cibi non avveniva con le facilitazioni della nostra era, per lo più era fatta artigianalmente sotto sale con tutti i limiti del caso, e, per cui, era stata, qui come altrove, necessaria una produzione industriale del ghiaccio per ovviare a tale problema.

Tra progetto e costruzione del manufatto e di tutto il suo apparato industriale passarono tre anni. Nel 1923 la nuova struttura cominciò l'attività con i refrigeratori tedeschi Linde Wiesbaden, riuscendo a raggiungere la considerevole quota giornaliera di 40 tonnellate di ghiaccio. Al suo interno , in apposite celle ora refrigerate venivano conservati tutti quei prodotti alimentari e cibi deteriorabili come la carne, i salumi e il pesce.

Bene, dopo aver chiarito la questione, passiamo alla sua breve descrizione architettonica , perché signore e signori siamo davanti ad un capolavoro in stile secessione , ma visto che siamo in Italia diremo in stile liberty.

Il palazzo è un compatto parallelepipedo di cinque piani fuori terra; due sono le facciate , una su Via Sprugola ed una su Via Colombo, Entrambe sono molto geometriche e suggeriscono un notevole slancio verticale grazie all'alternanza di alti pilastri in cemento e di altrettanto alte vetrate.

Alla base dei pilastri sono collocati gli spettacolari bassorilievi raffiguranti i nostri "indiziati" , ovvero orsi e pinguini opera del noto scultore spezzino Augusto Magli. autore di moltissime statue e monumenti importanti in città , abile decoratore architettonico e ritrattista,

Sul fronte di Via Sprugola inoltre una colonna scanalata è sormontata da una figura seduta di donna con la testa china sul grembo pieno di frutta.

L'edificio, che ha naturalmente perduto la sua funzione originaria, oggi è sede di uffici della Cassa di Risparmio della Spezia che l'ha acquistato nel 1976,e che ne ha convertito gli interni ma sapientemente non ha alterato quelli che , all esterno, erano gli elementi architettonici rappresentativi ed originali consegnando, almeno visivamente, al pubblico un piccolo pezzo di storia e di architettura novecentesca, Vale la pena alzare gli occhi se capitate da quelle parti 


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