LA “VERA ?” STORIA DELLA MADONNA BIANCA DI PORTOVENERE
18.02.2021
Il 17 Agosto di ogni anno a Portovenere, lungo le vie del borgo allestite a festa e suggestivamente illuminate con fiaccole romane, si svolge la tradizionale processione della Madonna Bianca.
Il culto religioso della Madonna Bianca ha origini molto antiche ed è legato ad eventi tali, in cui spesso realtà , immaginazione e leggenda si mescolano dando luogo a storie fantastiche o addirittura miracolose come vedremo nel seguito..
Siamo nel 1200 e si narra che un sacro dipinto raffigurante una Madonna con bambino fosse giunto a Portovenere via mare all' interno di un tronco di legno di cedro del Libano, che onda dopo onda, galleggiando in acqua finì per approdare in una spiaggia non lontana dal borgo.
Ora non stupitevi , anche se la narrazione potrebbe già sembrare fantastica in realtà a quei tempi non era del tutto inusuale un fatto simile : molte navi infatti , soprattutto di ritorno dalla Terra Santa, dalle crociate per intenderci, avevano a bordo grossi tronchi di legno scavati nei quali custodivano reliquie, oggetti sacri e iconografie, i quali venivano chiusi ermeticamente e gettati in mare in caso di danni o presenza ravvicinata di pirati.
Di quel dipinto non sia avrà più notizia per circa 200 anni , non si seppe mai chi lo ritrovò, chi lo prese con se , insomma che fine avesse fatto, fino alla sera del 16 Agosto 1399.
In quella data lo ritroviamo in una delle stanze dell' abitazione di tal Luciardo di Portovenere , in stato precario, annerito e consumato dal tempo , accantonato tra le cianfrusaglie e considerato poco più di niente dal proprietario.
Ma ecco, durante la sua solita preghiera serale che Luciardo cominciò a gridare a squarciagola dalle finestra urlando al miracolo : quel dipinto , ormai nero e senza contorni stava quella sera lentamente riprendendo colore ed a poco a poco iniziarono a delimitarsi i tratti di una Madonna bianca , tra le sue mani il Figlio e un cartiglio con un messaggio che invitava alla preghiera e alla conversione.
Il processo di "trasformazione" dell'immagine durò diverse ore nelle quali i paesani attirati dalle sue urla invasero la casa del Luciardo invocando anch' essi a gran voce il miracolo.
Tale evento, che a noi lettori di oggi potrà sembrare irreale, è invece riportato un documento redatto dal notaro Giovanni di Michele da Vernazza controfirmato da 60 testimoni oculari: una testimonianza scritta che sicuramente mette in dubbio la non veridicità dell'accaduto. In effetti senza quest' ultima tutti avremmo pensato al falso, alla leggenda.
Successivamente l'immagine della Vergine venne portata in processione per il paese sino alla Chiesa di San Lorenzo dove ancora oggi è permanentemente custodita in un altare appositamente creato, insieme al vecchio tronco esposto nella navata sinistra.
