PIAZZA VERDI: LA GUIDA DEFINITIVA
Piazza Verdi è un luogo simbolo della città di La Spezia, localizzata a due passi dal centro storico, all'interno del quartiere del Torretto, e intitolata in onore del celebre compositore italiano.
La piazza può essere scoperta passeggiando al suo interno e ammirandone i palazzi storici in stile Liberty, in stile classico, le opere futuriste e la modernità del restyling di ultima concezione rappresentato degli archi colorati dell artista francese Daniel Buren: un viaggio senza fine tra passato e contemporaneità.
Il palazzo più rappresentativo e, se vogliamo, quello che, nel lato a monte, fa da cornice al luogo mostrando tutta la sua imponenza e solennità, è senza dubbio il Palazzo delle Poste.
Questo edificio venne realizzato nel 1933 su progetto dell'ingegnere Angiolo Mazzoni, ed è ormai un'icona della piazza ed in generale della città. In stile razionalista tipico dell'epoca fascista, è caratterizzato da un elemento centrale dalla forma molto squadrata e da una torre con l'orologio a pianta quadrata. E' ben evidente all'occhio il forte contrasto tra i mattoni lasciati volutamente a vista e l'elegante marmo dei rivestimenti laterali e frontali.
All' interno della torre si trova lo splendido mosaico in ceramica opera degli artisti Fillia e Prampolini, un vero capolavoro del Futurismo sul tema della comunicazione e della velocità, concetti essenziali del movimento stesso e contemporaneamente al centro dei dibattiti e della cultura di inizio secolo circa lo sviluppo tecnologico.
Il Palazzo delle Poste è affiancato a sinistra dal Palazzo Contesso, un edificio signorile in stile liberty che durante la fine del secolo scorso fu una struttura ricettiva in cui soggiornavano persone del ceto medio in vacanza, quando la città, prima della sua trasformazione, era ancora una meta balneare. E' elegantemente decorato con particolari apparati scultorei e sobri contrasti cromatici con l'ultimo piano a mansarda lungo tutto il perimetro della copertura.
Degno di menzione il portale in legno e la maniglia in ferro battuto che riproduce una libellula in volo.
Accanto a quest'ultimo, all'angolo con Via Tommaseo, vi è il Palazzo Vivaldi, mentre a destra del palazzo delle Poste, sempre nel lato verso monte si trova Palazzo degli Studi , intitolato al Principe Umberto, inaugurato nel 1923 alla presenza di Vittorio Emanuele III e realizzato su progetto dell'architetto Armando Titta, il quale si occupò anche della parte ornamentale della Sala Dante che ha l'entrata sul retro del palazzo in Via Ugo Bassi.
Oggi è sede del liceo classico intitolato all' umanista locale Lorenzo Costa.
Rammento che il primo liceo classico alla Spezia venne istituito con Regio Decreto nel 1885, ventisei anni dopo la Legge Casati che istituiva i licei in Italia e sedici anni dopo la realizzazione dell'Arsenale Militare, cioè quando la popolazione cittadina aumentò a dismisura , soprattutto per l'immigrazione da ogni parte d'Italia, e che, solo a partire dal 1923 si spostò nell'attuale sede.
Proseguendo la nostra passeggiata nella piazza e superato il palazzo degli studi chiude il fronte nord all'angolo con Via XX Settembre il Palazzo Gioachino edificato nel 1912, probabilmente dall'architetto Bacigalupi.
Esso riporta un volume compatto con portico ad archi acuti e decori dipinti in aggetto delle facciate nei sottoportici, di notevole eleganza formale.
Le sue finestre a bifora sono divise da colonnine e sormontate da archi lievemente a sesto acuto; le figure dipinte tra le finestre dell'ultimo piano inoltre contribuiscono ad alleggerire ed ingentilire le superfici murarie.
Il lato mare, se vogliamo quello meno impattante ma pur sempre ricco di motivi per cui vale la pena dare un'occhiata parte con Palazzo Facchetti , con la sua facciata uniformemente dipinta in "rosso ligure" e ulteriormente impreziosito da frontoni classicheggianti sulle finestre , prosegue con il Palazzo delle Scuole elementari e medie, progettato dall'ingegner Raspolini e termina con il meraviglioso e più notevole Palazzo Boletto, realizzato nel 1927 e poi ulteriormente ampliato nel 1933 su progetto dell'architetto Vincenzo Bacigalupi, un'elegante edificio in stile liberty particolarmente arricchito, sulle facciate, di balconi, modanature ed elementi scultorei variamente articolati, che ne movimentano la massa compatta ed equilibrata.



